Cosa sono i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo
Nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (DPS) le difficoltà osservabili coinvolgono tutti gli ambiti dello sviluppo, a differenza dei disturbi specifici dello sviluppo, caratterizzati da difficoltà o compromissioni in un solo ambito.
I DPS sono caratterizzati da anomalie e compromissioni qualitative gravi e generalizzate in diverse aree: nell’interazione sociale reciproca, nella comunicazione (verbale e non verbale), nelle modalità di comportamento e interessi, che sono ristretti, ripetitivi e stereotipati.
I DPS comprendono i seguenti disturbi:
– Disturbo autistico
– Disturbo di Asperger – Disturbo disintegrativo della fanciullezza
– Disturbo di Rett
– Disturbo generalizzato dello sviluppo non altrimenti specificato
Disturbo Autistico:
I soggetti che presentano un Disturbo Autistico sono caratterizzati dalla presenza contemporanea di quella che viene definita come la triade del comportamento autistico; uno sviluppo notevolmente anomalo o deficitario dell’interazione sociale e della comunicazione e una marcata ristrettezza del repertorio di attività e di interessi. Le manifestazioni del disturbo variano ampiamente a seconda del livello di sviluppo e dell’età cronologica del soggetto.
In generale, nelle persone con autismo può essere presente una mancanza di reciprocità sociale o emotiva (per esempio non partecipare attivamente a semplici giochi sociali, preferire attività solitarie o coinvolgere altri in attività solo come strumenti o aiutanti “meccanici”). I soggetti con questo disturbo appaiono spesso come “incuranti” delle altre persone poiché presentano difficoltà marcate nel cogliere i bisogni degli altri (ad esempio capire gli stati d’animo di un’altra persona e regolare il proprio comportamento in funzione di esso, ecc…).
Disturbo di Asperger
Un’altra condizione autistica, descritta nel 1944 dall’austriaco Hans Asperger, con il nome di psicopatia autistica, viene classificata dal DSM IV con il nome di Disturbo di Asperger. Nei bambini con questa patologia il comportamento autistico viene osservato verso i 3-4 anni, dopo un periodo in cui lo sviluppo psicomotorio, quello del linguaggio e il livello intellettivo sono sostanzialmente adeguati. In questo disturbo ciò che risulta man mano più compromessa è la capacità di relazione sociale e la varietà degli interessi sociali.
Il Disturbo disintegrativo della fanciullezza
Il Disturbo disintegrativo della fanciullezza è una categoria diagnostica che viene denominata, all’interno di altre classificazioni, come Sindrome di Heller o psicosi disintegrativa.. A differenza del Disturbo autistico, questo disturbo esordisce dopo un periodo di sviluppo apparentemente normale nei primi due anni a cui segue:
I. Perdita clinicamente significativa di capacità di prestazione già acquisite in precedenza (prima dei 10 anni) in almeno due delle seguenti aree:
1. Espressione o ricezione del linguaggio;
2. Capacità sociali o comportamento adattivo;
3. Controllo della defecazione e della minzione;
4. Gioco;
5. Abilità motorie.
II. Anomalie del funzionamento in almeno due delle seguenti aree:
1. Compromissione qualitativa dell’ interazione sociale (per es., compromissione dei comportamenti non verbali, incapacità di sviluppare relazioni con i coetanei, mancanza di reciprocità sociale o emotiva);
2. Compromissioni qualitative della comunicazione (per es., ritardo o mancanza del linguaggio parlato, incapacità di iniziare o sostenere una conversazione, uso stereotipato e ripetitivo del linguaggio, mancanza di giochi vari di imitazione);
3. Modalità di comportamento, interessi ed attività ristretti, ripetitivi e stereotipati, incluse stereotipie motorie e manierismi.
Il Disturbo di Rett
Il Disturbo di Rett è una malattia neurologica che colpisce soltanto le bambine e che esordisce in genere verso la fine del primo anno, dopo un periodo in cui lo sviluppo della bambina è apparentemente normale.
Questo disturbo comporta un ritardo dello sviluppo e assume, nelle prime fasi della malattia, le caratteristiche tipiche del comportamento autistico; gli aspetti autistici, tuttavia, in genere scompaiono con la crescita.
La caratteristica fondamentale di questo disturbo è l’aprassia, particolarmente accentuata nelle mani, che la bambina muove continuamente in modo stereotipato, come se le stesse lavando; questo comportamento è permanente durante la veglia e scompare durante il sonno.
In genere il linguaggio è assente, la deambulazione difficoltosa, e spesso è presente l’epilessia.
Disturbo Generalizzato dello Sviluppo Non Altrimenti Specificato
L’ultima categoria utilizzata dal DSM IV è quella del Disturbo Generalizzato dello Sviluppo Non Altrimenti Specificato. Questa è una categoria residua con cui andrebbero diagnosticati tutti quei bambini che pur presentando una grave e generalizzata compromissione dello sviluppo sociale e relazionale, comportamenti stereotipati e compromissione della comunicazione verbale e non verbale, non rientrano in nessuna delle categorie specifiche descritte sopra. In questa categoria viene compreso anche l’Autismo Atipico dell’ICD 10.
Per gli altri disturbi psicotici dell’infanzia e dell’adolescenza, come quelli dell’umore o la schizofrenia (che compaiono nella classificazione francese), non ci sono categorie specifiche separate da quelle valide per l’ adulto.