Logopedia
La logopedia (dalle parole greche logos “discorso” epaideia” educazione”) è una branca della medicina che si occupa della prevenzione e della cura delle patologie e dei disturbi della voce, del linguaggio, della comunicazione, della deglutizione e dei disturbi cognitivi connessi (relativi, ad esempio, alla memoria e all’apprendimento).
Il logopedista è lo specialista che si occupa della “educazione della parola“, della comunicazione scritta e orale, della prevenzione e della cura dei problemi legati all’uso del linguaggio.
Un disturbo del linguaggio, come un ritardo o la sua assenza, possono dipendere da varie problematiche
A 12 mesi il bambino dovrebbe produrre 50 parole, se a questa età non ha ancora prodotto le prime paroline o vi accorgete che ha difficoltà nel comprendere ciò che gli dite, è bene chiedere un primo parere al vostro pediatra e chiedere una consulenza logopedica. Infatti, può trattarsi di un semplice ritardo (RS) che, trattato può risolversi in breve tempo, permettendo al bambino di sviluppare un buon linguaggio verbale, oppure può trattarsi di un disturbo specifico del linguaggio (DSL), in cui il ritardo nell’acquisizione del linguaggio è molto più accentuato e le parole o le frasi possono comparire molto più tardi (4-5 anni).
Difficilmente un bambino non parla perché è svogliato, perché è nato un fratellino o per un “trauma.” La componente emotiva può limitare l’uso del linguaggio, ma non è mai così grave da impedirne la comparsa o il suo l’utilizzo.
Vi sono altri ambiti in cui la logopedista interviene e riguardano problemi odontoiatrici come la deglutizione atipica, i disturbi della pronuncia, (la “R”, la “S”, la “Z”), balbuzie, le disfonie (disturbi della voce, i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) (dislessia, disgrafia, o nel disturbo del calcolo).
La terapia logopedica è un intervento abilitativo e/o riabilitativo che ha lo scopo di migliorare le possibilità comunicative del bambino.
La valutazione iniziale ha lo scopo di definire il deficit specifico di linguaggio (esempio deficit fonologico, semantico, pragmatico, ecc.), per avviare un trattamento mirato.
La logopedista interviene stimolando nel bambino i livelli di attenzione selettiva alle parole, tende a farsi ascoltare, a farle ripetere, a riconoscere e selezionare le differenze dei suoni ed i significati delle comunicazioni, lavora sulla costruzione delle frasi e sul loro significato. Nei casi di disturbo in cui il disturbo di linguaggio,rientra in un quadro diagnostico più complesso, ( come autismo o ritardo mentale) ,avvierà dei protocolli di intervento mirati al disturbo individuato.
Oltre all’intervento mirato sul bambino, l’attività della logopedista prevede la creazione di una rete di collaborazioni con la scuola e la famiglia. In questi casi il riabilitatore cerca di trasferire gli obiettivi raggiunti in terapia al contesto sociale.